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lunedì 11 febbraio 2013

IL PAPA SI DIMETTE di Samuele Manera

Oggi l'annuncio di Benedetto XVI di lasciare il pontificato, fondamentalmente dimettendosi dal suo incarico, ha sconvolto il mondo cattolico e lasciato un po' perplesso il mondo laico. Benedetto XVI e' il sesto pontefice ad abdicare, il suo ultimo predecessore, a lasciare il trono pontificio, fu Celestino V nel lontano 13 dicembre 1292, ma ancora prima ci furono papa Clemente I, papa Ponziano, papa Silverino e Benedetto IX. Non è' quindi una novità ma di certo nessuno, o in pochi, se lo aspettavano. Nel discorso di Benedetto XVI al Concistoro dichiara di aver preso questa decisione per il bene della chiesa e perché, a causa della sua salute, non si sente più in grado di governare.
Probabilmente io mi faccio condizionare da un pensiero personale sulla chiesa cattolica e sulla figura di chi la rappresenta, ma non ho trovato il discorso di Benedetto XVI così sincero, anzi credo che nelle dimissioni del papà si nascondano ben altri motivi. Innanzitutto mi meraviglio del fatto che il papa, che per lungo tempo e' stato affianco a Giovanni Paolo II, che lo aveva indicato come suo successore, si sia arreso così difronte al suo stato di salute. Credevo prendesse esempio dal suo precedessore che, nonostante le sue tristi condizioni di salute, ha adempiuto al suo incarico fino all'ultimo e sicuramente era messo peggio di lui, ma evidentemente Giovanni Paolo II, in questo, non gli è stato di insegnamento.
La cosa curiosa e' che le dimissioni del papa arrivano a distanza di 2 settimane dalla notizia sulle prove che Giovanni Paolo II era a conoscenza di atti di pedofilia nella chiesa. Non dimentichiamo che fu lo stesso Ratzinger, ora papa dimissionario, insieme al cardinal Bagnasco e all'allora pontefice Giovanni Paolo II a dirigere i lavori per occultare gli atti di pedofilia nella chiesa. Ratzinger avrebbe dovuto presentarsi negli Stati Uniti per dare spiegazioni dalle accuse che gli avvocati delle famiglie avevano rivolto alla chiesa cattolica per gli scandali emersi, ma non si presentò in quanto fu eletto papa e, negli Stati Uniti, si presentò solo in visita ufficiale. Non è che forse Benedetto XVI ha deciso, ho e' stato spinto a farlo, di dimettersi per evitare un ulteriore scandalo sulle tematiche di pedofilia che in qualche modo lo coinvolgerebbero? Oppure non è che, scomodo a qualcuno, sia stato spinto a lasciare il pontificato nelle mani di un uomo meno conservatore? In effetti il pontificato di Benedetto XVI e' stato più volte segnato dalle polemiche.
Il papa lascerà le stanze vaticane a fine febbraio per ritirarsi in un ex monastero di clausura e dedicarsi alla preghiera e alla meditazione, allora mi auguro che se davvero e' così il papa, o ex papa, possa davvero trovare nella preghiera e nella meditazione il pentimento di tutti gli errori commessi in nome di Cristo, riscoprire il vero messaggio di Dio e chiedere perdono per gli scandali di cui si è macchiato. Benedetto XVI con la sua uscita dalle scene ha solo lasciato il posto al 266 vescovo di Roma, il quale porterà, magari con qualche apertura in più, lo scettro dell'ipocrisia e la corona della menzogna con le quali la chiesa cattolica ha regnato fino ad oggi, imponendosi cosi nel mondo e diventando la religione più importante, ma nonostante il suo potere, oggi, la chiesa fa fatica a conciliare il suo operato e le sue insindacabili teorie con una società che è sempre più attenta e proiettata nel futuro. La chiesa cattolica sta perdendo consenso e credibilità agli occhi del mondo e il suo alto rappresentante rispecchia esattamente la situazione in cui si ritrova l'intera chiesa, stanca di lottare contro la propria coscienza, incoerente e incapace nell'evangelizzazione del vero messaggio di Cristo, perché troppo presa dai suoi poteri e dalle sue ricchezze, ora il cattolicesimo e' in ginocchio e se non cambia radicalmente sarà difficile che si possa rialzare.

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