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lunedì 21 gennaio 2013

MOSTRA "BODY WORDS" - Samuele Manera



La mostra "Body Words: Il vero mondo del corpo umano" dell'anatomopatologo Gunther Von Ages, fa la sua terza tappa italiana, dopo Napoli e Roma, a Milano passando prima da ben 60 città contando più di 33 milioni di visitatori. Arrivata in Italia non poteva che ricevere critiche e contestazioni soprattutto dal mondo cattolico, considerandola una mostra priva di morale ed etica, in quanto tutte le opere, che vedete nelle foto, non sono il frutto di abilissimi artigiani, ma sono corpi umani veri e propri, cadaveri, o meglio plastinati. Il metodo utilizzato da Von Ages  per conservare perfettamente ossa, tendini, vene, muscoli, organi del corpo umano si chiama plastinazione, un processo che ha lo scopo di drenare i fluidi corporei immettendo successivamente polimeri di silicone al fine di irrigidire i tessuti, conferendo al soggetto un alto grado di stabilità, oltre che mantenere intatti organi e i loro originali colori. Una tecnica già ideata nel 1977 dal Dr. Von Hagens, un procedimento di 1500 ore per conservare perfettamente il corpo umano.

In un paese, passatemi il termine bigotto, come l'Italia, che sente pesantemente il condizionamento  del moralismo cattolico, non potevano mancare pesanti critiche da chi sostiene che si tratti di necrofilia, altri che reputano poco etico l' utilizzino di cadaveri per questi scopi, chi sostiene che sia una mostra immorale. Insomma ci troviamo ancora una volta davanti all'ennesimo caso di falso moralismo , oltre che trovarsi di nuovo ad affrontare tematiche se sia giusto o no avere la libertà di fare del nostro corpo ciò che riteniamo più opportuno, paragonado la mostra a polemiche come l'eutanasia o il biotestamento. Tutti i cadaveri che troviamo nella mostra è gente che di propria volontà ha deciso di donare il suo corpo, nessuno gli ha costretti e nessuno ha il diritto di sindacare se hanno fatto bene o male. 

Ognuno di noi è padrone della sua vita e del suo corpo, ma ancora una volta il Vaticano si impone, vuole prendere il sopravvento condizionando le scelte e la morale altrui. La Chiesa Cattolica non si dovrebbe preoccupare del corpo umano, ma si dovrebbe invece preoccupare dell'anima dell'uomo. L'uomo non è solo carne ed ossa, ma è soprattutto anima, il corpo è solo l'involucro nel quale la nostra anima soggiorna durante la vita su questa terra, bisogna rispettare il nostro corpo quando è in vita, prendersene cura, rispettarlo, curarlo per evitare malattie che lo contaminano fino al punto di spegnerlo. Questo significa avere rispetto del proprio corpo e dare importanza e valore alla nostra anima. Una volta morti la nostra anima prende un altra direzione, perchè  interessarsi  più del nostro corpo mortale? Perchè creare scandali se uno decide di bruciarlo, seppellirlo, imbalsamarlo o plastinarlo? La Chiesa Cattolica si preoccupa sempre  troppo delle apparenze e poco della sostanza delle cose, l'essere umano deve essere libero di fare del suo corpo ciò che vuole quando questo cessa di aver vita, dargli il rispetto che ogniuno di noi ritiene più opportuno dargli. In fondo, e la Chiesa Cattolica dovrebbe saperlo, plastinato o no sul corpo, in ogni forma e condizione esso si trovi, Dio compirà il miracolo di risorgerlo per il Suo ultimo e insindacabile giudizio, dove sarà l'anima ad essere giudicata e non il corpo.

Le critiche possono essere positive se sono costruttive, ma spesso rimangono sempre superficiali sull'apparenza delle cose, ma fortunatamente abbiamo il libero arbitrio di costatare e andare oltre all'apparenza. Io sono andato a vedere personalmente la mostra di Milano, esposta in Via Procaccini 4 alla Fabbrica del Vapore, e l'impressione che mi ha trasmesso non è affatto di un evento  macabro o impressionante, ma assolutamente meraviglioso. Innanzitutto non si percepisce in alcun modo che siamo davanti a dei cadaveri, perchè si rimane incantati dalla bellezza del corpo umano, della sua perfezione, di come tutto è strategicamente studiato e curato nei minimi dettagli, un opera d'arte che ha come unico artista Dio e reso pubblico, per la prima volta in questa mostra di Von Ages. Non credo nemmeno che l'interesse di questo artista sia quello di puntare i riflettori  sul fatto che utilizzi corpi veri, ma si percepisce il desiderio di rendere partecipi tutti di come siamo fatti sotto la nostra pelle, dimostrandoci non solo la meraviglia del corpo umano, ma mettendoci difronte a un fatto unico e speciale, che sotto la nostra pelle siamo tutti veramente uguali, non c'è differenza tra bianchi e neri, tra mussulmani e cattolici, tra eterosessuali e omosessuali, tra poveri e ricchi, siamo tutti umani, con un cuore che batte, con il sangue che scorre nelle vene e  un cervello che comanda ogni nostra azione e pensiero.

In ogni azione e movimento che facciamo il nostro corpo sa esattamente cosa fare, come difendersi e come avvertirci quando stiamo esagerando. Un altro aspetto positivo di questa mostra è mettere a nudo il corpo umano sia quando ce ne prendiamo cura che quando lo sottovalutiamo. Ti fa pensare quando sei davanti alla plastinazione di un polmone sano messo a confronto ad un polmone di un fumatore, oppure nel vedere un fegato sano da un fegato malato per epatite o eccessivo uso di alcool. Fa riflettere come l'uomo non sia in grado di badare a se stesso costringendo il nostro corpo a un duro sforzo per la sopravvivenza. Ma indubbiamente ci pone anche davanti alla meraviglia di come un piccolo cuore riesca a pompare 7000 litri di sangue al giorno tenedo in vita ogni cosa. Per non parlare della funzione dei polmoni, dei reni, del cervello come una macchina perfettamente sincronizzata e progettata per la vita e  per la nascita della vita stessa. 

Qui a lato vediamo le due opere che il sindaco Pisapia non ha autorizzato ad esporre. Sul perchè probabilmente dobbiamo fare riferimento sulle accanite dichiarazioni della Chiesa Cattolica, ma è un argomento sul quale non voglio e non ho altro da aggiungere, anche se penso che sia stato un controsenso accettare la mostra ma toglierne solo due opere, quelle considerate più lesive per la morale cattolica. 
Le opere sono tra le più belle a mio parere, è un vero e proprio capolavoro di Dio sulla procreazione 

e sulla nascita della vita umana. Un vero e proprio miracolo. Il risultato dell'unione di due corpi, guidati dalle loro anime che come  frutto del loro amore è la vita stessa. Un dono che ci viene consegnato nelle nostre mani e di cui troppo spesso ne facciamo scempio. Trovarsi davanti a queste opere non si può non soffermarsi a riflettere sul miracolo della procreazione, sul miracolo della nascita e dell'evoluzione del nostro corpo durante la nostra vita, una riflessione che dovrebbe portarci ad accettare totalmente la vita, dalla nascita, all'invecchiamento e persino alla morte che ne fa inevitabilmente parte. Solo così possiamo dare la giusta importanza al valore della cura del nostro corpo e della nostra anima.
Come si può considerare questa mostra un gesto di immoralità o di non etico, e poi cosè davvero immorale ed etico? La moralità o l'etica sono cose che devono nascere dentro di noi, attraverso la riflessione, la coscienza la conoscenza, non sono regole che può imporre qualcun altro. 
Io sono contento di essere andato a vedere questa mostra che fa onore a tutti questi corpi che ci regalano un vero e propio inni alla vita. 


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